Il ‘Blue Electric Light Tour’ accende il mito di Lenny Kravitz

È un finale da grande festival, quello che va in scena lunedì alle 21 alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Dopo Geolier, Brunori Sas, Limp Bizkit e Maluma, chiude il mese Lenny Kravitz con il suo ‘Blue Electric Light Tour’, uno degli artisti che meglio rappresentano la scena della musica afro americana contemporanea, che mescola l’immenso repertorio della tradizione del soul e del blues con i suoni elettrici del rock.
Come Hendrix e come Prince prima di lui, Kravitz rilegge le atmosfere sensuali che hanno sempre caratterizzato questo linguaggio, portandolo ancora di più in una direzione pop, da grande intrattenimento, che gli ha fatto conquistare i vertici delle classifiche internazionali. E proprio Prince è stata una delle sue principali fonti di ispirazione, sin dagli esordi. Dal musicista di Detroit ha preso il gusto per la rilettura psichedelica, visionaria del blues, omaggio alla stagione californiana della cosiddetta ‘Summer of Love’ del 1965, quando San Francisco divenne il centro della ribellione hippie.
Tantissime le suggestioni che affollano la scrittura dei suoi brani, tutti di successo, che lo hanno portato, record assoluto, a ricevere quattro Grammy Award consecutivi, dal 1999 al 2002, come miglior interpretazione vocale rock maschile. C’è la grande passione per le tecniche compositive di John Lennon, uno dei suoi idoli, insieme al reggae di Bob Marley e al soul di Curtis Mayfeld. La prima, vera ribalta globale arriva nel 1990, quando incontra Madonna, per la quale scrive ‘Justify My Love’, brano nel quale canta anche insieme alla star. D
a allora la sua carriera ha assunto una dimensione planetaria, allargandosi anche al cinema, attore nel 2001 in ‘Zoolander’ di Ben Stiller, che lo vorrà poi nel capitolo due nel 2006 e viene richiesto come doppiatore per una puntata della serie tv I Simpson. Ma la musica rimane il cuore della sua vita. Da Slash a Sean Lennon, da Mick Jagger a Jay-Z, sono state tantissime le personalità del pop che hanno collaborato ai suoi lavori, a dimostrazione della grande considerazione di cui gode, riconoscimento di un approccio sempre originale alla scrittura dei brani, che alternano intimismo, racconti personali, che da sempre trovano posto nei suoi dischi, e esplosioni ritmiche trascinanti, che rendono ogni suo concerto una festa collettiva, dove ballare dalla prima nota all’ultima.
Arriva, sulla scia delle vendite discografiche, anche in Italia, come ospite internazionale al Festival di Sanremo nel 2009 mentre l’anno successivo produce, partecipando anche in una canzone, il primo lavoro postumo di Michael Jackson, ‘Michael’. Artista dai tantissimi interessi, è sempre stato attratto, oltre che dalla musica e dalla recitazione, anche dalla fotografia, passione che gli era stata trasmessa dal padre, giornalista e corrispondente dal Vietnam per NBC News, che gli regalò una Leika, azienda che lo ha coinvolto nella realizzazione di due modelli di macchine fotografiche, unico chiamato proprio ‘The Correspondent’.
In occasione del concerto di lunedì sarà attiva la linea speciale Tper 975, un collegamento diretto, senza fermate intermedie, tra la Stazione Centrale e l’Unipol Arena. Gli autobus partiranno in prossimità della Stazione Centrale, dalla fermata I, su viale Pietramellara, lato farmacia, con corse ogni 15 minuti attive dalle ore 17 alle ore 20. Al ritorno, al termine del concerto, i bus partiranno da via Antonio De Curtis ed effettueranno le fermate a richiesta: Ospedale Maggiore, San Felice, Marconi, Piazza dei Martiri, Amendola, Stazione Centrale.